La vescìa natatoria (2)
Bongiorno, bimbi!
Come promesso,
eccomi vì.
Un ciò un cazzo di
voce, ma a scrive mi riesce lo stesso. D’artronde, m’avevano avvetrtito che ci
poteva esse un calo… e speriamo che sia passeggero.
T’ha inviato a
russà che pareva una motosega! Come se un bastasse, dar bagno ogni tre minuti
si sentiva un fischio da rimanecci sordi, maremma ‘mpestata! Ir WC perdeva una
gocciolina e l’acqua che passava dar tubo per ricària della ‘assetta fischiava
a bestia: roba da andàcci ar maniomio!
Poi, un quarto alle
sei:
“Triglia! Prelievo!”
la bavosina di turno è venuta a levammi ir sangue. Da lì terapia, colazione,
insomma… è stato tutto un fa’!
Durante ir giorno,
seddiovole, è andato tutto bene, a parte ir mangià: semolino e purè a desinà,
pasta a brodo e purè a cena! Boia, de’! T’è bell’e rimasto sullo stòmao! Sa’ ‘osa,
e ci fai l’indigestione! Ma si sa, dopo un’operazione è così.
In tutto ir giorno
siamo stati tutti indaffarati: prima a letto, poi un po’ in portrona, poi un’antra
vorta a letto, riportrona e via. Io ciò provato a fa’ una giratina ner
corridoio, cor ciottolo der drenaggio a seguito, che ho fatto finta d’esse ar
moletto d’Antignano, ma un è che sia proprio la stessa ‘osa.
Piano-piano siamo
rivati a buio! Ma la notte è cambiato pòo!
È vero che ner
frattempo sono venuti a dà una sistemata ar WC e ir fischio c’è sempre, ma per
lo meno smette dopo che la cassetta s’è ricariàta, ma quello davanti t’ha
inviato a russà più della notte prima, poi s’è svegliato – saranno state le tre
– e ha incominciato a passeggià in su e in giù pella ‘amera finchè un s’è
rimesso a letto e s’è riaddormentato rimettendo in funzione la segheria
gigante. Boia, de’! T’ha segato più legno luilì in queste du’ notti, di tutti i
tagliaboschi della Garfagnana messi insieme in un anno intero.
Firnarmente m’ero
alloppiato, saranno state le cinque e mezzo… un quarto alle sei: “Triglia, ir
prelievo!”
E allora ditelo che
un devo dormì!
Finarmente,
seddiovole, s’è fatto giorno e la notizia più bella di tutte è che mi mandano a
casa.
Un vedevo l’ora!
Che bellezza
ritrovassi ner mezzo alla posidonia der mar Ligure, coll’onda azzurra di vesto
popò di mare che mi ‘ulla così, a sciacquabudella! Mi mancavano un branco,
anche se so’ stato via per du’ giorni soli.
Bimbi, cosa vi devo
di’: v’auguro che a voi un vi tocchi, ma se vi devesse toccà, reagite e fate
finta di nulla, tanto, anche a lamentassi, le ‘ose un cambiano e ir bicchiere…
cercate di vedello sempre mezzo pieno, m’arraccomando!
Un abbraccione a tutti
e… alla prossima (ma no dall’ospedale, eh?)
La mi’ amica triglia, 29 aprile
2021
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