venerdì 1 gennaio 2021

gli sfoghi della triglia-natale 2020

 Finalmente anche queste feste ce le siamo levate dalle palle

         
        A parte tutto, per un anno intero s’aspetta ir Santo Natale e anche vest’anno è rivato… anche troppo presto, per i gusti mia e di tutte le triglie che, come me, hanno ormai solo pòi capelli scuri sulla testa, quelle che ce l’hanno sempre, e è passato anche più alla sverta.

Però, vedè ir mi’ nipotino trigliotto di tre anni (fra pòo è anche ir su’ compleanno) che scarpita per aprì tutti i pacchetti sotto l’arbero illuminato, ripaga di tutto, perfino der tempo ‘he passa e dell’età che avanza. Ma no avanza perché ce n’è troppa, avanza come uno sciabiello tirato a riva che ti rincorre e ti rincorre finché un ci rimani intramagliato (ah, no! Quello è ir tramaglio, chissà come si dice per lo sciabiello… sciabiellato?). E hai voglia di sartà pe’ scavarcà l’urtima fila di galleggianti… se putacaso,
cor un copro di reni esagerato, ce la fai, c’è subito un’artra rete, un filaccione o un palamito che t’aspetta fra quarche giorno.

Ma passiamo ortre!

Allora ir mi nipotino diventava matto, quando ha aperto ir pacco, più grosso di lui, che Babbo Nasello gli ha lasciato sotto l’arbero di posidonia tutto illuminato da pesci neon di tutti i colori. E dentro cosa c’era? La torre dei Paw Patrol… sì perché ci sono anche da noi: una squadra di pescicanini che rimediano a tutte le ingiustizie der mondo. Per un parlà di tutti vell’artri pacchi. In ogni casa che visitava c’era quarcosa per lui: da quell’artri nonni, dalli zii, dalla bisnonna e dall’amici tutti.

Armeno così avrebbe dovuto esse, ma quest’anno ci siamo ciucciati diti. Anche se a’ bimbi ci s’è pensato lo stesso, eh! Niente regali, ma a’ bimbi guai! Loro un si devano accorge di tuttavesta situazione di m…a!

A proposito, ha detto Conte che siamo tutti in zona rossa, anche in mare, e che più di quattro a tavola un ci si pole sta’ e allora, per stà insieme ar trigliottino noi e quell’artri nonni s’è dovuto fa’ i turni. Che poi zona rossa: Natale è da sempre zona rossa, è la zona rossa per antonomasia. L’hai mai visto un Babbo Nasello blu o verde? Io mai… da che mondo è mondo è sempre stato rosso… perfino ir naso della cernia che guida la slitta è rosso. Ma quest’anno era più rossa der solito e così perfino ir coprifoo alle 10… peggio che in tempo di guerra. E l’urtimo dell’anno? Cor coprifòo, tutti a fallo ognuno a casa sua o sennò quarcuno s’è arrangiato a andà a dormì da quarche amio o fallo venì a dormi a casa sua per avè un po’ di ‘ompagnia.

Io e la mi’ compagna s’è festeggiato soli e ci se lo riorderà finché si ‘ampa di vest’infame der covid che un molla la presa e cià rinchiuso tutti stoppinati nelle nostre tane… perfino e soprattutto pelle feste.

E allora, come dice un mi’ amio di Porcari, che un’è una triglia perché a Porcari, fino a prova contraria, ir mare se lo sognano:

2020… VAFFANCULO!

E speriamo che pell’anno novo ci s’abbino prospettive un po’ meglio sennò ci si dà tutti una patta e festa finita! Capace ir virus s’inventerà un 2021 bisestile, pur di rompe i coglioni un artro po’, tanto per rafforzà ir detto popolare: anno bisesto anno funesto!

Ma bisogna avè fiducia e allora io e la mi’ gente, dar profondo della tana sotto lo scoglio della ballerina, vi si fa una sciabiellata d’auguri per un 2021 di ripresa, gioia, felicità e, soprattutto, convivenza e condivisione.

BUON ANNO

La mi’ amica triglia, 1° gennaio 2021