venerdì 19 ottobre 2012

una necessaria puntualizzazione

il trilemma: deh, dé o de'?

Capita spesso di leggere su vari blog, ma anche su autorevoli siti dedicati alla nostra città, che l’interiezione labronica più famosa viene spesso trascritta in maniera errata.
Macché “deh!” (interiezione dell’italiano classico, ormai in disuso) o “dé!” (lemma inesistente). Si scrive:

de’!

ed il motivo è facilmente intuibile:
L’intercalare non ha, di per se, un significato vero e proprio, trovando la propria collocazione nelle più svariate circostanze del colloquiare comune; esso deriva dall’espressione italiana ”ed ecco” che, nell’antichità, l’apocope della prima vocale e la successiva fusione dei due lemmi trasformò in “decco“. Il nuovo lemma, che abbiamo udito ed udiamo tuttoggi dai nostri concittadini titolari di una più che venerabile età, fu a sua volta vittima di un ulteriore aggiustamento dettato, verosimilmente, da una ricerca di praticità colloquiale riscontrabile solitamente nell’elisione dell’ultima sillaba delle forme verbali; il troncamento finale, che a sua volta impone l’apostrofo, ha conferito al lemma la connotazione definitiva “de’!” che tutto il mondo cerca inutilmente di imitare.

La mia amica triglia