sabato 20 marzo 2021

Gli sfoghi della triglia: I vaccini

 I vaccini

E la pandemia dell’arga killer un ci molla!!!

Anche qui da noi sono arrivati i vaccini… tre, ce n’hanno mandati, mìa uno, e noi un si sa che pesci prende, tanto per rimané nell’ambiente marino.

Uno si chiama Pustrzer, uno si chiama Antiqua e uno Astrappalanca e un si sa quale de’ tre sia quello meglio. Ma tanto ci daranno quello che gli pare, quando ci toccherà, sicché!

Ora pare che l’Astrappalanca un sia proprio siùro-siùro, ner senso che quarcheduno che l’ha preso ha avuto delli strani effetti collaterali.

Ir nonno d’una mi’ amia Ombrina che bàzzia dalle parti der rigassifiatore, pare che l’abbino trovato a zonzo ne’ pressi di Bocca d’Arno che sbandava in qua e in là pigliando a musate tutte le ‘antonate che trovava. Ma più che artro era un antro ir comportamento sospetto: urlava a squarciagola “gaò, gaò!” come fanno i pisani.

La zia più vecchia di Otello, ir porpo che sta ar moletto d’Ardenza, invece, l’hanno beccata abbarbiàta alle deorazioni der muretto che dà sur viale Italia che tentava di arrivà alla baracchina dell’Ostricaio per consegnassi ar còo, come ha dihiaràto lei, e suicidassi in un barattolo di pesto sott’olio.

Anche ir mi’ ‘ugino, dopo ir vaccino Astrappalanca che gli hanno fatto all’Andana dell’Anelli, sotto la Capitaneria, l’artro giorno svagellava. Mi diceva che lui aveva cantato ar Festival di Santa Giulia, quello che si tiene tutti l’anni di questi tempi allo Scoglio della Regina, cor su’ gruppo che si chiama “Triglie di scoglio” e aveva vinto co’ una canzone intitolata “Ma cosa noti a fa’?” sottotitolo “Che tanto ir virusse ciammazza tutti”. Da quer giorno, dava der tu a tutti, perfino a Fiorello e Amadeus, quando li vedeva passeggià sulla Terrazza Mascagni. 

La cosa che ha fatto preoccupà più di tutti, però, è stato che un quarcuno de’ pesci di vesta zona è rimasto intramagliato nelle reti de’ pozzolani, i pescatori der Porto Mediceo, o allamato a quarche palamito o filaccione che dir si voglia. Come mammalucchi si sono infilati nella tana del lupo.

Allora l’atorità loàli della zona dintorno alla Vegliaia, cor Sìndao Cernia in prima fila, hanno sospeso le vaccinazioni per lo meno finchè un si sia stabilito che tutto vesto stranume un abbi nulla a che vedè cor vaccino Astrappalanca.

A me, a dì la verità, un poìno mi viene da pensà: ma perché, prima der vaccino livornesi che diventavano pisani, con tutti i rischi e perìoli der caso, un ce n’è mai stati? E porpi con manìe suicide un se né mai visti? Figuratevi che io conoscevo una triglia che ambiva di morì da triglia alla livornese, e allora?

E poi, come se nessuno de’ pesci der Mar Ligure un fosse mai cascato nella rete d’un pozzolano o un fosse mai rimasto attaccato all’amo d’un palamito o d’un pescatore varsiasi di foravìa.

E allora bisogna prende una decisione: o si prende ir vaccino e si prova a sortì dalla pandemia, o si sta colla pandemia e zitti, rintanati nelle nostre tane e tinti di giallo, arancione o rosso, finché l’arga killer un deciderà di levassi da’ coglioni.

Ognuno decida come ni pare, d’artronde siamo in demograzia, armeno spero!

Via ora mi ‘heto, sennò poi dite che divento noioso, e speriamo di risenticci quando tutto è passato, ma ci ‘redo pòo... che passi alla svrta!

Un abbraccio virtuale pinne nelle pinne.

La vostra amìa triglia, 20 marzo 2021

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